Introduzione alle analisi cliniche

La medicina di laboratorio negli ultimi decenni ha acquisito grande importanza nella vita di tutti i giorni e se in passato veniva definita quale branca accessoria ad altre più “nobili”, ora è una disciplina autonoma con una sua dignità ben precisa.

La medicina di laboratorio si può definire come la scienza delle analisi che studiano la natura e l’entità delle alterazioni che si verificano nell’organismo in corso di malattia, utilizzando tecnologie che possono dare dati sia a fine diagnostico e preventivo, sia per il monitoraggio delle terapie.

In generale si può dire che le analisi cliniche, termine ormai largamente utilizzato nel linguaggio comune, sono diventate la base di quasi tutti i percorsi diagnostici e terapeutici.

Nella pratica clinica le analisi cliniche trovano posto in modo e misura diversi a seconda delle procedure operative e delle situazioni contingenti.

Si può andare da una forma diagnostica più immediata e intuitiva in cui il medico riscontra una patologia ben nota e richiede esami specialistici che confermino quella determinata malattia, a un approccio diagnostico più sistematico in cui, a fronte di sintomi e segni clinici complessi e generici, il medico richiede tutta una serie di analisi che vanno a inquadrare vari aspetti della salute del paziente.

In altre circostanze, infine, la comunità scientifica ha delineato dei percorsi diagnostici ben precisi e quindi vengono richieste le analisi secondo passaggi o livelli prefissati.

Tutte queste attività sono svolte all’interno del laboratorio di analisi cliniche, cioè un luogo ad alta complessità tecnologica e professionale.